domenica 18 marzo 2012

FAVOLA


FAVOLA SCRITTA DA SALVATORE

Il pennello vanitoso e la tempera

  Era un mattino di marzo, l’albero della scuola era fiorito e il cielo era  sereno. 
Intorno alle 11: 00, i bambini  andarono in giardino per la ricreazione, lasciando sui banchi tempere di tanti colori.
  Sul primo banco c’era   il  pennello  Leonardo che vide sull’ultimo la tempera RosaLina. Se ne innamorò e desiderò conoscerla.
  Lui era molto vanitoso, per le sue setole morbide e la punta  tonda, voleva a tutti i costi essere incantevole ai suoi occhi. Per questo cominciò a colorarsi di tutti i colori . E quando GommaFila, una compagna di Rosalina, gli disse di non  sprecare i colori, spargendoli sui banchi, lui rispose che era gelosa perché era povera e non aveva tante tempere come lui e che inoltre lui con i suoi colori faceva quel che voleva.
  L’amica gli  disse: - Guarda che un giorno o l’altro tu finirai i colori. E se ne andò triste.
RosaLina, vedendo il comportamento di Leonardo verso la sua amica, rimase talmente delusa che non volle più vederlo.

Leonardo continuò a non avere cura delle tempere  e così , una dopo l’altra, le gettò nel cestino con ancora tanto colore da donare.

 Ma, Leonardo ogni giorno diventava sempre più triste.


GommaFila ritornò da lui e gli disse che avere tante tempere e poi gettarle non lo rendeva felice. 

 Questa volta Leonardo accettò il consiglio dell’amica  e usò i colori con grande attenzione. Cominciò ad ammirare le sfumature, realizzate con le ultime gocce rimaste da ogni tempera. Così organizzò una mostra delle sue opere fatte con la tempera   RosaLina.
 

INSEGNAMENTO 
 Il pennello aveva imparato che, quando si usano le cose non si possono trasformarle in oggetti da consumare a proprio piacimento, ma bisogna utilizzarle in modo più rispettoso.


venerdì 17 febbraio 2012

MUSICA E FAVOLA

MUSICA E FAVOLA



  

MORALE DELLA FAVOLA LA BELLEZZA NON E' TUTTO

PROVA A RISPONDERE  AL SITO GIU' INDICATO
http://piacente.altervista.org/ques.html

 
LAVORO SVOLTO DALL'ALUNNO SALVATORE CON LA GUIDA DELL'INSEGNANTE

domenica 12 febbraio 2012

CARNEVALE

CARNEVALE E' UNA FESTA ALLEGRA E DIVERTENTE














CARNEVALE VECCHIO E PAZZO

Carnevale vecchio e pazzo
S'è venduto il materasso
Per comprare pane, vino
Tarallucci e cotechino.
E mangiando a crepapelle
La montagna di frittelle
Gli è cresciuto un gran pancione
Che assomiglia ad un pallone.
Beve, beve all'improvviso
Gli diventa rosso il viso
Poi gli scoppia anche la pancia
Mentre ancora mangia, mangia.

Così muore il Carnevale
E gli fanno il funerale:
Dalla polvere era nato
E di polvere è tornato.


(di Gabriele D'Annunzio)





VAI AL SITO SOTTO INDICATO, SCEGLI UNA MASCHERA E COLORA













http://www.baby-flash.com/maschereBN.html




MASCHERA DI CARNEVALE CON LA 

SAGOMA DELLE MANI 





SU UN CARTONCINO RIGIDO  TRACCIA LA SAGOMA DELLE MANI DI DINA E POI RITAGLIALA.
CON QUESTO MODELLINO, FISSATO SU DEI CARTONCINI COLORATI CON SCOTCH DI CARTA, CON L'AIUTO DI DINA DISEGNA TANTE MANINE SEGUENDO IL CONTORNO.
 

TAVOLO CON DINA CERCA DI INVENTARTI QUALCHE 

COMPOSIZIONE PER LA  MASCHERA.

 

UN PO' DI COLLA VINAVIL PER L'ASSEMLAGGIO, UN 

CUORICINO ROSSO PER COPRIRE LA BRUTTA LINEA DI 

UNIONE DELLE DUE MANINE, LE APERTURE PER GLI 

OCCHIETTI TAGLIATE COL CUTTER E UN ELASTICO........E 

LA MASCHERA È PRONTA!